IL BOSCO

La Tenuta San Marzano è immersa in un bosco naturale di 54 ettari, che era da anni riserva di caccia privata.

Da quando la Fondazione ha ricevuto questa proprietà in donazione, rinunciando a facili e importanti redditi a fatto decadere la concessione
di azienda faunistica venatoria (riserva di caccia) a favore di un progetto naturalistico per la salvaguardia della BIODIVERSITÀ.

Il percorso, che non sarà veloce, prevede la conversione di questo  bosco di preziosi e antichissimi ontani in Oasi Naturalistica di biodiversità.
Il Bosco concentra nei suoi ecosistemi le peculiarità tipiche della Lomellina occidentale e rappresenta una tessera fondamentale di un’area importante per le sue connotazioni forestali e faunistiche.

scoiattolo

Questa isola naturalistica si distingue con tutta la sua imponente bellezza nel paesaggio circostante caratterizzato dai terreni agricoli, e la Fondazione continuerà a mantenere il bosco in tutta la sua estensione originaria. Sede di importanti flussi migratori e di “garzaie” studiate e monitorate
da professori e studenti del dipartimenti di biologia
dell’università di Pavia
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Gli alberi

Il sistema forestale che caratterizza il Bosco della Tenuta ne aumenta il valore ambientale del suo territorio, conferendogli anche un ruolo di primaria importanza all’interno degli equilibri ecologici del paesaggio regionale.

Gli Ontani neri che danno il benvenuto al visitatore lungo il corridoio di ingresso della Tenuta sono solo un piccolo anticipo dell’ontaneto che caratterizza gran parte del Bosco. Gli esemplari che lo compongono si manifestano in tutta la loro purezza e rigogliosa bellezza; hanno un’età compresa tra i 20 e 30 anni e raggiungono un’altezza media di circa 20 metri con un diametro di 25 cm.

L’ontaneto è sede della Garzaia presente sul territorio della Tenuta, habitat scelto da per la nidificazione da colonie di Aironi e altri uccelli protetti.

I Salici occupano l’estremità meridionale del Bosco e si accompagnano agli Ontani creando una area irregolare con una copertura lacunosa. All’estremità occidentale è possibile attraversare lembi di Querceto di farnia con olmo, inframmischiati a Pioppi Ibridi e Robinie.

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Gli uccelli

Il Bosco si trova a metà strada tra due grandi garzaie della Lombardia che ospitano il più rilevante numero di Aironi in Italia. Anche al suo interno è possibile trovare una garzaia di dimensioni più piccole, habitat ideale dalla primavera all’autunno per colonie di aironi rossi, cenerini e bianchi, nicottere e garzette che nidificano nel Bosco Grande.

Passeggiando per il bosco si possono osservare numerose specie di piccoli uccelli protetti come il Martin Pescatore, l’Usignolo, il Pettirosso, il Lucherino, la Capinera, le Cince e le Ballerine; ma anche Picchi, Cuculi e Ghiandaie.

Durante l’inverno, nel bosco colonizzano i Colombucci e si vedono le Beccacce, mentre sono da considerarsi stanziali alcuni uccelli rapaci quali Poiane, Gheppi, Sparvieri e Falchi pellegrini presenti da decenni in tutta l’area, come pure famiglie di Gufi, Barbagianni e Civette!

Anche i Fagiani e il Germano Reale trovano nel bosco della Cascina San Marzano un habitat favorevole per i loro nidi.

biancospino